Il tradimento ha molte sfaccettature. Quando se ne parla ognuno di noi ha, di solito, un personale modo di vedere le cose. È senza dubbio uno degli aspetti che temiamo nel momento in cui abbiamo una relazione amorosa. Perché? La risposta è semplice: la nostra fiducia è qualcosa di prezioso e quando viene tradita da chi amiamo il dolore è atroce. Purtroppo, sembra che l’infedeltà sia tra le ragioni più comuni che portano alla rottura di una relazione.
In quest’articolo parleremo di tradimento facendo riferimento a tutte quelle situazioni in cui ci si sente ingannati. Pensiamo ad un compagno che viola consapevolmente una norma che regola la relazione di coppia. In questo caso le norme si riferiscono alle aspettative su come i partner della relazione dovrebbero trattarsi a vicenda. Anche in un rapporto d’amicizia il tradimento è possibile. Pensiamo, ad esempio, alla scoperta che un buon amico ci ha mentito su qualcosa di davvero importante. Sebbene i tradimenti siano particolarmente probabili in relazioni strette, possono anche essere sperimentati nei legami deboli. Ad esempio, le persone possono sentirsi tradite quando una conoscenza occasionale diffonde pettegolezzi su di loro.
Tra le esperienze più dolorose che gli individui subiscono durante la loro vita possiamo considerare i tradimenti gravi. Si innescano spesso emozioni negative: rabbia e/o tristezza e motivazioni per mettere in atto vendetta e/o evitare il partner. In casi estremi, i tradimenti possono influenzare tutti gli aspetti della vita delle vittime per periodi di tempo molto lunghi. Ci si sente sopraffatti da dolore, confusione e incertezza. Anche nei casi più lievi, i tradimenti sono sconvolgenti, portando frequentemente le vittime a provare impulsi di rancore e ritorsione.
Gli effetti negativi su chi subisce tali gesti sono molteplici. I tradimenti creano un debito interpersonale in cui l’autore deve una sorta di risarcimento per riparare il danno.
Il tradimento accidentale si verifica quando l’autore dell’infedeltà viola le aspettative di fiducia fondamentali della vittima nel corso del perseguimento di altri obiettivi. Il tradimento intenzionale si verifica quando l’obiettivo dell’autore è quello di violare le aspettative di fiducia nei confronti della vittima al fine di arrecarle danno.
Sono state condotte ricerche sull’infedeltà in vari campi. Nello specifico parliamo di tradimento:
Come la fiducia, il tradimento può essere personale (ad es. tradimento in rapporti stretti) o impersonale (ad es. spionaggio industriale, frode). È descritto come una violazione delle aspettative di fiducia su cui si basa la relazione. I differenti tipi di relazioni hanno basi diverse di fiducia e comportano aspettative distinte. Per questa ragione un atto considerato tradimento deve essere visto all’interno del contesto della relazione. Nell’ambito delle relazioni d’affari, rubare le idee del collega e rivendicarne il merito possono essere considerati atti di tradimento. In occasione del matrimonio, promesse non mantenute, intrattenere relazioni extraconiugali e inganno possono essere considerati allo stesso modo. Nell’ambito dell’amicizia, la divulgazione dei segreti amicali, le promesse non mantenute e gli imbrogli potrebbero essere considerati “tradire”. Infine, nel contesto del rapporto genitore-figlio l’abbandono del bambino, le promesse non mantenute possono essere alcune delle forme di raggiro.
Le risposte tipiche al tradimento includono:
Secondo Morrison e Robinson (1997), la scoperta iniziale e l’esperienza del tradimento vanno oltre la semplice consapevolezza cognitiva che si è verificata una violazione. Piuttosto, la sensazione di violazione è registrata a un livello profondo e viscerale. Altri ricercatori hanno anche notato che la pena e il dolore sono tra le prime e più acute reazioni emotive alla consapevolezza che si è stati traditi. Da un lato, il tradimento implica il rifiuto e la svalutazione relazionale. Dall’altro lato, vi è la consapevolezza che il proprio partner non tiene in grande considerazione né sé stesso né la relazione. L’atto di tradire non provoca dolore solo nelle vittime, ma anche negli autori di tale gesto. Il potente impatto emotivo del tradimento porta a una considerevole quantità di sforzo cognitivo per capirne le cause e le implicazioni. Questo sia per quanto concerne il partner tradito sia per la relazione stessa. E, a seconda di come il partner tradito interpreta la situazione, si può vivere uno spettro di emozioni alquanto ampio. Uno dei sentimenti più comuni è l’intensa rabbia. Emozione che sorge, senza dubbio, perché gli individui traditi in genere valutano i motivi dei loro traditori come malevoli e intenzionali. La vittima sente di aver subito un’ingiustizia. Un’altra emozione che può essere provata in risposta al tradimento è l’odio, potente motivatore di comportamenti distruttivi e vendicativi.
Uno stato complesso di gelosia è suscitato dai tradimenti che hanno coinvolto l’infedeltà sessuale o emotiva. Questa emozione comprende elementi come la paura del rifiuto, la rabbia e la tristezza. Certo, è da specificare che la gelosia non è sempre distruttiva. In effetti, la gelosia occasionale e lieve di un partner è qualcosa di sano. Aggiunge alla relazione un po’ di pepe, ci lusinga e la percepiamo come un segno di quanto siamo importanti. Tuttavia, la gelosia, quando è disfunzionale ha spesso gravi conseguenze. Parliamo di gelosia cronica e/o intensa, che conduce a ostilità, risentimento, alienazione, ritiro e persino omicidio nei casi più estremi. Specificare i tipi di emozioni che possono essere provate in risposta al tradimento non è solo un esercizio. Emozioni diverse motivano diversi tipi di comportamenti. Dunque, svolgono un ruolo importante nel modo in cui procede la “sceneggiatura” del tradimento interpersonale. La rabbia, ad esempio, tende in genere a motivare il confronto e l’impegno con la parte colpevole. L’odio, invece, tende a motivare l’evitamento o il ritiro emotivo. La gelosia, con le sue complesse miscele di emozioni, può motivare una varietà di comportamenti. Ci si può sposare da uno stato ansioso/depressivo, al rimuginare, allo scontro rabbioso o alla vendetta. Le reazioni emotive della vittima, quindi, sono spunti su come lui o lei ha interpretato il comportamento del traditore. L’autore del tradimento reagirà a quegli spunti con le proprie interpretazioni, emozioni e comportamenti.
Il tradimento non è mai un’azione fine a sé stessa e non dovremmo focalizzarci eccessivamente su colpe e colpevoli. Piuttosto, è auspicabile cercare di avere un punto di vista globale della relazione all’interno del contesto in cui viviamo. A livello personale è essenziale non decidere subito, infatti, il tradimento è di per sé un vero shock. Per questo motivo è di vitale importanza fermarsi e capire come ci si sente, staccare momentaneamente la spina. Ascoltarsi, evitare di vergognarsi e/o di cercare le proprie colpe o quelle del partner traditore. Dopo questo momento di riflessione è consigliato lavorare sulla propria autostima, si, perché un tradimento, purtroppo, va a minarla. È saggio evitare di avere fretta di risistemare le cose. Un termine giapponese molto bello è “nankurunaisa” che significa “con il tempo si sistema tutto, le cose andranno da sé”. A volte il tempo non riesce a sistemare le cose, non da solo per lo meno. Tuttavia, aiuta a lasciare sedimentare e rielaborare gli eventi.
Bourbeau Lise. Le 5 ferite e come guarirle. Rifiuto, abbandono, ingiustizia, umiliazione, tradimento. Edizioni Amrita (2002).
Roberta Giommi. Tradire – Segnali di confusione amorosa – Edizioni Sperling Paperback (2010).
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