E.M.D.R. – EYE MOVEMENT DESENSITIZATION AND REPROCESSING
«Il passato rivive ogni giorno perché non è mai passato»
Proverbio Africano
EMDR è l’acronimo dell’espressione Eye Movement Desensitization and Reprocessing, traducibile letteralmente con Desensibilizzazione e Riprocessamento tramite Movimenti Oculari. Si tratta di un approccio psicoterapico, divenuto tale nel 1989, che permette di rielaborare specifici ricordi o situazioni traumatiche, in tempi brevi ed in modo efficace.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità nell’agosto del 2013 ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati. Tale approccio è evidence base per il trattamento del disturbo post traumatico da stress (PTSD, post traumatic disorder), ovvero tutte le ricerche in questo campo ne hanno dimostrato l’efficacia. In particolare, questo approccio è efficace su coloro che vivono eventi di vita stressanti (esempio: lutti, incidenti, malattie, disastri naturali, traumi, abusi psicologici e sessuali, ecc) e può essere rivolto sia ad adulti che a bambini e ad adolescenti.
IL GRANDE POTERE DEL TEMPO PUÒ INGANNARCI…
Eh sì, quante volte di fronte ad un nostro o altrui malessere pensiamo che il tempo possa risolvere ogni cosa? Il tempo è sicuramente un alleato dal potere magico, ma ahimè esso non lo è per tutte le ferite. Darsi tempo per riappropriarsi delle proprie forze, per riattivare le proprie risorse è di grande importanza, ma non sempre questo è sufficiente.
In alcuni casi, infatti, se la situazione traumatica non viene elaborata in modo adeguato, il trascorrere del tempo arriva letteralmente a “congelare” nel nostro cervello quanto da noi vissuto e poi a dare il via a reazioni automatiche di sofferenza e disagio. Lo sa bene chi, nonostante il passare degli anni, continua a provare la stessa rabbia, il medesimo rancore o dolore, proprio come se il tempo non fosse mai passato. Come se quella ferita non si fosse mai rimarginata.
Perché parlo di ferita?
Perché la parola “trauma” etimologicamente deriva dal greco e vuol dire “ferita”. Il trauma psicologico è una vera e propria “ferita dell’anima”, esso rivoluziona l’abituale modo di vivere e di vedere il mondo e dunque ha un impatto negativo sulla persona che lo vive. L’aver vissuto un trauma porta conseguenze non solo a livello emotivo, ma anche a livello fisico.
Le ricerche scientifiche hanno dimostrato come le persone che nel corso della loro vita hanno vissuto traumi importanti portano a livello cerebrale i segni di quanto vissuto, ad esempio, attraverso l’uso di strumenti di neuroimmagine, è emerso in queste persone un volume ridotto sia dell’ippocampo che dell’amigdala. Imprescindibile, dunque, risulta la connessione mente-corpo.
Bisogna chiaramente non dimenticare che di fronte ad un’esperienza traumatica non tutte le persone reagiscono nello stesso modo, c’è chi riesce a superare e a ritornare alla vita di tutti i giorni attivando e le proprie risorse in modo spontaneo (70-80% dei casi), così come c’è chi finisce per non riuscire a vivere la propria vita come prima dell’evento traumatico.
Il prima e il dopo resta segnato da una netta linea di demarcazione dove l’evento traumatico, anche a distanza di moltissimo tempo, viene vissuto attraverso le stesse sensazioni e angosce: il passato non è passato, ma è un passato presente.
LA TERAPIA EMDR
La terapia basata sull’EMDR lavora sull’elaborazione delle esperienze traumatiche e si pone come obiettivo ultimo di aiutare la persona a ricollocare il passato nel passato, facendo si che la situazione dolorosa non condizioni o peggio infici il suo presente.
Alla base della terapia EMDR c'è il modello dell’Elaborazione Adattiva dell'Informazione secondo il quale un trauma viene immagazzinato in memoria come immagini, suoni e emozioni, cognizioni e sensazioni fisiche che rimanendo vivide e contribuiscono a causare un disagio più o meno intenso nella persona. Attraverso il trattamento con EMDR la persona mette in moto una rielaborazione del ricordo e di tutte le informazioni negative e dolorose ad esso associato in modo tale da vivere l’evento sotto una nuova e benefica prospettiva.