CONSULENZA PSICOLOGICA ALIMENTARE
"Com’è piacevole il giorno in cui smettiamo di lottare per essere giovani o magri"
W. James
Capita spesso di guardarsi allo specchio e di non essere soddisfatti di quello che ci rimanda. Capita di vedersi troppo bassi o troppo alti, troppo magri o troppo grassi, e potrei proseguire ad oltranza, insomma arriviamo a percepirci come mai abbastanza.
Una visione “distorta” del proprio corpo è all’origine di una profonda sofferenza e di tentativi infiniti volti a far cambiare la situazione (diete dimagranti difficili da mantenere, attività fisica estenuate, ricorso a modalità compensative dell’eccesso alimentare, etc).
È per questo che lavoro come psicologa dell’alimentazione nei miei studi di Lido di Camaiore e Prato, offrendo supporto, attraverso una consulenza psicologica alimentare, a coloro che piani piano si vedono come non vorrebbero.
La società in cui viviamo peraltro spesso non aiuta, infatti, non possiamo non considerare come, negli ultimi decenni, il prototipo del corpo ideale si sia spostato verso l’esaltazione della magrezza e dell’altezza, mentre l’alimentazione si sia arricchita di eccessi. In questo costante paradosso non mostrare cedimenti diventa una lotta sfinente, lotta in cui il cibo diventa, nonostante tutto, una fonte di consolazione importante.
Il cibo, dunque, perde il suo scopo originale, ovvero quello di nutrimento, e diventa, come la propria immagine, una vera e propria ossessione. Ossessione che viene seguita da un profondo pessimismo dato dal sentire che le cose, al di là dell’impegno e della fatica profusa, possano cambiare.
IL POTERE DELL’ALIMENTAZIONE
Mangiare vuol dire soddisfare un bisogno primario, ma al di là di questo il cibo ricopre molti significati e funzioni che vanno ben oltre il sostentamento. Già Ippocrate 2500 anni fa affermava “fa che il cibo sia la tua medicina", oggi abbiamo le prove di quanto questa sentenza sia profondamente vera. Nutrirsi non può essere visto solo come un atto meccanico, che ha lo scopo nutritivo e chimico, esso rappresenta un vero e proprio modo di comunicare con noi stessi, gli altri e il mondo.
E per questo non possiamo non considerare che il cibo è…
- fonte di piacere;
- momento tutto nostro o da condividere;
- modalità per gestire il proprio benessere e prendersi cura di sé o degli altri vicini a noi;
- mezzo per controllare e modellare le forme del proprio corpo;
- espressione di noi, anche solo in relazione a ciò che scegliamo di mangiare;
- strumento per relazionarci, condividere e conoscere l’altro;
- mezzo che ci permette di sentirci più forti e capaci di controllare ciò che alla maggior parte delle persone sfugge di mano;
- espressione di un malessere emotivo: vero e proprio mezzo per “riempire” il senso di vuoto interiore;
- modo per sedare e/o compensare sensazioni vissute come pericolose o travolgenti o dolorose. Il cibo arriva a diventare un potente anestetico che protegge.
Dunque, tutto ciò fa ben comprendere l’importanza che il cibo riveste e proprio per questa esso può diventare terreno fertile per lo sviluppo di comportamenti alimentari problematici e disfunzionali.
Quando questo accade diventa necessario cambiare tutte quelle modalità che, nonostante i tentativi e gli sforzi fatti in direzione del cambiamento, non solo mantengono immutata la situazione problematica, ma spesso finiscono per peggiorarla.
COME POSSO AIUTARTI CON LA CONSULENZA PSICOLOGICA ALIMENTARE?
La mia passione e curiosità per il mondo dell’alimentazione mi spinge ad approfondire e ampliare costantemente le mie conoscenze cliniche, con l’obiettivo di aiutare efficacemente chi vive un rapporto problematico e disfunzionale con il cibo. La consulenza psicologica alimentare da me offerta si pone proprio come fine l’acquisizione di uno stile alimentare funzionale, in cui, in ultimo, il cibo non venga più vissuto come rifugio emotivo.
Come psicologa dell’alimentazione, infatti, lavoro ponendo attenzione al vissuto emotivo che la persona associa al cibo e dando sin da subito degli strumenti e delle strategie concrete che possano aiutare a far sperimentare un nuovo punto di vista, così da abbandonare le “lenti deformanti” che non permettono di vivere in completo benessere.
Nello specifico durante la consulenza psicologica alimentare strategica integrata, dopo aver indagato e definito il problema, analizzo le modalità messe in atto dal paziente e intervengo sui ripetuti tentativi fallimentari che provocano un irrigidimento e un peggioramento della situazione. La persona quindi viene guidata a riprendere in mano la gestione della propria vita diventando consapevole delle “trappole mentali” che la tengono ostaggio dell’ossessione per il cibo.
DISTURBI ALIMENTARI TRATTATATI
ANORESSIA
BULIMIA
VOMITING
BINGE EATING (DISTURBO DA ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA)
ORTORESSIA